Anna Trapani
di Rossana Bossaglia
Com’è difficile, ambiguo, ossessivo, problematico, rischioso infine il rapporto dell’artista con l’arte, quando l’artista al femminile si propone di non eludere questa condizione, ma di accettarla criticamente, e per farlo dunque si situa fuori della mischia, a ogni poco tuttavia coinvolta, con la rabbia di conoscere troppe cose, e troppo a fondo, per potersene dichiarare estranea, con la delicatezza che la trattiene dall’essere didascalica, o sentenziosa, o faziosa.
L'elemento sfuggente.
I dispositivi dell'arte nella differenza di genere.
di Anna Trapani (da DWF.Pechino e Dintorni, 1995, 1 (25) gennaio-marzo, pp.77-80)
Nell'immaginazione femminile la figura dell'artista ha spesso un posto del tutto speciale. Il motivo di questa preferenza è dato dal fatto che le donne avvertono più o meno coscientemente di non possedere Sovranità nella loro vita, e abituate a coincidere con lo stereotipo che l'ordine sociale ha loro imposto di essere, avvertono il bisogno di spendere le loro energie in attività diverse dalla cura e responsabilità per gli altri, pertanto l'attività artistica appare come il luogo privilegiato per la espressione delle pulsioni profonde. Ma questo è sempre vero e sempre possibile?
Celeste ultramarina. Terra d'ombra
di Lidia Curti (dal catalogo dell’associazione culturale Poiein -Napoli, 1992)
Le donne di Vermeer, accanto agli armadi pieni di biancheria; quegli armadi si sono aperti e la biancheria è stata spiegata ed é entrata a far parte della pittura di una donna sulle donne, la pittura di Anna Trapani. Una pittura di corpi femminili, speculari, o molteplici, che si confrontano si affrontano, si abbracciano, si legano di angoscia e disperazione, si liquefanno in linee di colore, di turbine vitale. Insieme nel dolore, insieme nell’abbraccio, nella lacerazione, nell’amore.